- Avv. Paola Corte
Stop agli acidi grassi TRANS - La Commissione detta i limiti nel Reg.(UE) 2019/649
Con REGOLAMENTO (UE) 2019/649, la Commissione UE ha stabilito un limite massimo del 2% di grassi trans sui grassi totali nei prodotti destinati al consumatore finale o alla vendita al dettaglio. Il Regolamento entrerà in vigore il 15 maggio e prevede che gli alimenti non conformi possano continuare ad essere immessi sul mercato fino al 1 aprile 2021.
Il Regolamento giunge a disciplinare la materia degli acidi grassi trans (TFA) alla fine di un percorso di studi che ha visto coinvolti la Commissione, l’Autorità Europea sulla Sicurezza Alimentare (EFSA), e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli studi hanno evidenziato come le cardiopatie coronariche costituiscano la principale causa di morte nell'Unione, e che l'assunzione di elevati tenori di acidi grassi trans (TFA) aumenti sensibilmente il rischio di sviluppare tali patologie, più di qualsiasi altro nutriente (in proporzione al numero di calorie). L’OMS dichiara che l’assunzione di TFA abbia diversi effetti negativi sulla salute. A livello globale, stima che l'aumento dell'assunzione di TFA sia responsabile di oltre 500.000 morti all'anno,
Gli acidi grassi trans possono essere prodotti industrialmente mediante idrogenazione parziale di oli vegetali e di pesce, ma sono presenti anche a livelli più bassi, naturalmente, nelle carni e nei prodotti caseari di animali ruminanti, come bovini, ovini, e caprini.
La fonte predominante di TFA nella dieta è data dalla produzione industriale, in particolare degli oli parzialmente idrogenati. Questi si trovano più frequentemente in cibi cotti al forno e fritti, snack preparati e confezionati e oli da cucina e da spalmare. Sono stati sviluppati come sostituti di grassi animali come il burro, ma sono anche usati per aumentare la durata di conservazione degli alimenti e degli oli, abbassandone il potenziale di ossidazione e per alterarne la consistenza (fonte: OMS).
La relazione della Commissione ha concluso che l'introduzione di un limite legale relativo ai tenori di acidi grassi trans di origine industriale negli alimenti sembri essere la misura più efficace in termini di sanità pubblica, protezione dei consumatori e compatibilità con il mercato interno. Questo Regolamento si allinea quindi alla legislazione pionieristica della Danimarca, che è stato il primo paese a imporre limiti ai TFA di produzione industriale, implementando nel 2003 una legge che limitava i TFA prodotti industrialmente al 2% del contenuto totale di grassi in tutti gli alimenti sul mercato.
In particolare, il Reg. (UE) 2019/649 ha stabilito che il contenuto di acidi grassi trans, diversi dagli acidi grassi trans naturalmente presenti nei grassi di origine animale, negli alimenti destinati al consumatore finale e negli alimenti destinati al commercio al dettaglio non debba superare i 2 grammi per 100 grammi di grassi.
Gli OSA che forniscono ad altri OSA alimenti non destinati al consumatore finale, o non destinati al commercio al dettaglio, provvedono affinché a questi ultimi siano fornite informazioni sulla quantità di acidi grassi trans, diversi dagli acidi grassi trans naturalmente presenti nei grassi di origine animale, quando tale quantità supera i 2 grammi per 100 grammi di grassi.
Per il Regolamento: clicca qui
Per maggiori informazioni sulla posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: clicca qui
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